Una casa con piscina assume senza dubbio un valore maggiore. Non solo nel prestigio e nel miglioramento della qualità della vita degli abitanti, ma anche a livello economico: si valuta, in caso di vendita, una rendita del 10% superiore rispetto ad un’immobile di pari caratteristiche ma sprovvisto di piscina.
E nel caso di nuove costruzioni il dato tende persino a raddoppiare.
“Allora vista la crescita del valore, aumenteranno le tasse legate alla piscina e la mia abitazione rientrerà nella categoria della case di lusso?”
Non automaticamente: la piscina è solo uno dei dati che viene preso in considerazione per il salto di categoria, e deve avere requisiti ben precisi.
Pertanto possiamo affermare che un’abitazione con piscina non comporta necessariamente tasse aggiuntive per il proprietario.
Perché non aumentano le imposte?
Nonostante diverse modifiche avvenute nel tempo, a livello legislativo, è il Decreto Ministeriale del 2 agosto 1969 che stabilisce le “Caratteristiche delle abitazioni di lusso” e stabilisce alcuni parametri molto chiari.
L’abitazione deve avere una piscina di oltre 80 mq e deve avere almeno quattro delle caratteristiche che elenchiamo qui di seguito:
- Abitazione con una superficie utile superiore a 160mq, esclusi terrazzi e balconi, cantine, garage.
- Abitazione con più di un ascensore per ogni scala, un ascensore di servizio o montacarichi.
- Abitazione con pareti eseguite o rivestite per almeno il 30% della loro superficie con materiali pregiati.
- Abitazione i cui soffitti siano decorati con stucchi dipinti a mano.
- Abitazione con porte d’ingresso in legno pregiato o con decorazioni pregiate.
- Abitazione con pavimentazioni pregiate per il 50% della superficie totale.
Oltre a quelle elencate vi sono ulteriori caratteristiche che invitiamo a leggere direttamente nel testo del DM 1072/1969.
Detto questo è chiaro che esistono sempre i modelli di piscina esclusivi e preziosi, e per lo più le residenze che ne sono fornite rientrano sì, nella categoria immobiliare del pregio, con grandi spazi verdi e molti servizi aggiuntivi come ad esempio: campi da tennis, custode, giardiniere…
“Lusso” accessibile?
Preso atto quindi che, la costruzione di una piscina non comporta automaticamente nuove tasse, si può pensare che anche in un periodo come questo, dove il mercato immobiliare continua a risentire della crisi economica e ha abbassato molte valutazioni, la costruzione di una piscina domestica, mantiene “protetto” il valore della propria abitazione.
E se a livello fiscale non possiamo parlare di “lusso”, quanto vale la comodità di poter fare un tuffo senza dover andare in qualche centro sportivo?
Che valore ha la possibilità di rilassarsi e divertirsi in un luogo esclusivo e personale come il giardino casa propria?
Valori immensi, probabilmente non misurabili, rappresentati da un sogno che si può avverare in poco tempo con diverse possibilità di scelta.